I musei possano essere un efficace strumento educativo e di consapevolezza, con un importante ruolo nel bilanciamento tra conservazione, commemorazione e educazione. In occasione della Giornata della memoria, storici ed esperti di museologia rifletteranno su questi temi nell’incontro “Oltre la memoria: nuovi approcci alla storia e all’insegnamento della Shoah”, che si svolgerà il 25 gennaio ad Arezzo, dalle ore 16 nel campus del Pionta (viale Cittadini, palazzina Donne, aula 3).
L’evento è promosso da Emanuele Ertola, ricercatore e docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze storiche dell’Università di Siena. «La rappresentazione museale della storia contemporanea, in particolare nel caso di eventi complessi e drammatici come la Shoah, richiede una riflessione critica e presenta molteplici sfide – spiega il docente – :su come rappresentare accuratamente e rispettosamente la verità storica, mantenendo al contempo un approccio etico e sensibile, come evitare il rischio di un “abuso della memoria”, che può manifestarsi attraverso la ritualizzazione e la banalizzazione della tragedia, e più in generale come bilanciare il delicato equilibrio tra la memoria e la storia. La didattica della Shoah in particolare – prosegue Ertola – richiede un approccio consapevole e adeguato, che sia in grado di coinvolgere emotivamente e razionalmente il pubblico, evitando mere attività rituali per puntare invece su un coinvolgimento reale che equilibri le ragioni della ricerca storica con la necessità di un contatto diretto con il vissuto. L’arte e la museologia si sono interrogate e si interrogano su questo, e propongono oggi, mentre i testimoni diretti diventano sempre più rari, nuovi linguaggi per una testimonianza più efficace e rispettosa della Shoah».
L’incontro sarà aperto dall’assessore regionale Alessandra Nardini e introdotto dal professor Ertola, che ripercorrerà le fondamenta del razzismo in Italia, la sua evoluzione nel tempo e il suo impatto nel discorso pubblico contemporaneo; Ivo Biagianti delineerà le vicende della persecuzione e deportazione degli ebrei, con particolare attenzione al caso toscano, mentre Elisa Bruttini affronterà le sfide nell’esposizione della storia contemporanea nei musei, non solo come custodi della memoria ma anche come spazi di educazione e riflessione. Infine, Enrico Iozzelli discuterà di alcuni esempi toscani di approccio museale alla Shoah, offrendo una visione di come la teoria si può trasformare in pratica.
nella foto del programma il Memoriale italiano di Auschwitz