Negli anni ottanta intervistò decine di persone su una Valtiberina in via di scomparsa attraverso un progetto pioneristico per il tempo. Protagonista di questo lavoro fu il sociologo dell’Università di Siena Vittorio Dini, docente nella sede di Arezzo.
Sabato 8 novembre a Sestino, in una giornata di studi in occasione del centenario della sua nascita (1925-1918), queste voci registrate a Sestino e Monterchi ritorneranno in Valtiberina. L’Università di Siena “restituirà” infatti alla comunità locale i nastri e le relative digitalizzazioni realizzate grazie al progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale “Space and Time in Oral Archives” (Stoa), finanziato con fondi Pnrr. Storie di vita, vicende private e locali del territorio in oltre 600 ore di 180 di parlato sono state salvate dal degrado e sono ora conservate in un archivio digitale nel Campus di Arezzo dell’Ateneo, mentre l’archivio analogico – costituito da circa 500 audiocassette – torna ora a Sestino. Parte di questi documenti orali sono consultabili attraverso la piattaforma di accesso alle risorse bibliografiche OneSearch.
L’evento, che si svolgerà dalle ore 15.30 nel Teatro Pilade Cavallini di Sestino, è organizzato dall’Istituto interregionale di studio e ricerche della civiltà appenninica, fondato da Vittorio Dini, dall’Università di Siena e dall’Università di Urbino, con il patrocinio dei Comuni di Sestino e Monterchi e la collaborazione della Fondazione Brunangelo e Beatrice Bigi e del K-OAr – CLARIN Knowledge Centre for Oral Archives in Italy.


