Il 26 settembre torna anche ad Arezzo e an Giovanni Valdarno Bright Night, la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori.
Sarà l’occasione per avvicinarsi al mondo della scienza partecipando a conferenze, incontri, mostre, visite guidate, laboratori e dimostrazioni nelle due città sedi dell’Università di Siena.
Tutte le iniziative sono rivolte a bambini, studenti delle scuole e dell’università e ai cittadini.
Il tema scelto quest’anno dall’Ateneo è “Prendersi cura”, di sé, dell’altro e dell’ambiente.
Bright-Night coinvolge atenei e istituti di ricerca di tutta la Toscana con il sostegno della Regione nell’ambito del progetto Giovanisì.
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26 settembre 2025
Grande partecipazione ad Arezzo e San Giovanni Valdarno agli eventi di Bright-Night, 𝗡𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶, che l’Università di Siena quest’anno ha dedicato al tema del “Prendersi cura”: di sé, dell’altro e dell’ambiente.
Il primo appuntamento già al mattino si è svolto ad Arezzo nel Campus del Pionta, con il Dipartimento di Filologia e Critica che ha proposto l’incontro “Perché ogni lingua conta”, in occasione della Giornata europea delle lingue. Un invito alle studentesse e agli studenti delle scuole a riflettere sull’importanza del prendersi cura delle lingue, viste come patrimonio culturale e strumento di cittadinanza. Nel corso della mattina sono stati presentati i risultati del progetto di ricerca CIRCE per contrastare il razzismo linguistico a scuola ed è stata lanciata la nuova edizione di TradUni, il concorso di traduzione per le scuole.
Il Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive ha invitato le studentesse e gli studenti delle scuole superiori, cittadine e cittadini a visitare la mostra fotografica sul parco del Pionta “Costruire ponti”, un percorso di memoria e partecipazione per riscoprire il valore civico e culturale di un luogo simbolico della città, che oggi ospita anche il campus universitario. Nell’esposizione il concetto di cura è inteso come attenzione e rilancio degli spazi pubblici per preservare i valori del paesaggio urbano, della memoria e del patrimonio culturale. La mostra si potrà visitare nello spazio universitario delle Logge del grano fino alla fine dell’anno.
Bright in città ha inoltre proposto una passeggiata archeologica tra le vestigia dell’Anfiteatro romano e le preziose vetrine del Museo archeologico Mecenate, alla scoperta della storia millenaria della città, un’iniziativa curata dal Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali e dal Museo archeologico di Arezzo.
Alla Fraternita dei Laici in piazza Grande si è parlato della cura del patrimonio culturale immateriale e in particolare della tradizione orale, antica e moderna. Le manifestazioni di rievocazione storica, tra le quali in primo piano la Giostra del Saracino, sono state al centro dell’incontro curato dai Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze storiche e dei beni culturali e Filologia e critica che si è concluso con la visita alla mostra “I colori della Giostra”.
Nel centro storico di San Giovanni Valdarno per tutta la giornata il Centro di Geotecnologie e il Comune hanno proposto dimostrazioni e laboratori interattivi rivolti a bambini e ragazzi, per stimolare la curiosità, promuovere il rispetto dell’ambiente e valorizzare il legame tra sapere e comunità. La giornata si è conclusa con l’incontro con l’immunologa e divulgatrice Antonella Viola sul suo ultimo libro “La rivoluzione della cura. Un viaggio che sta cambiando la medicina”.
























