Nel centenario della nascita di Franco Basaglia, l’Università di Siena, con la collaborazione della Provincia di Arezzo, presenta la mostra “Arte ai margini. Livio Poggesi e l’Atelier di pittura dell’Ospedale neuropsichiatrico di Arezzo, 1958-1978”, a cura di Luca Quattrocchi e Paolo Torriti dei Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali e di Filolgia e Critica delle letterature antiche e moderne.
La mostra sarà inaugurata giovedì 12 settembre alle ore 17.30 e si potrà visitare fino al 27 ottobre nell’atrio d’onore della Provincia, dal giovedì alla domenica dalle ore 11 alle 18.
Negli anni cinquanta, il riconoscimento diagnostico, terapeutico e, non ultimo, artistico delle opere dei ricoverati portò alla nascita di diversi atelier. All’interno di tali laboratori si utilizzavano le attività artistiche come mezzo preventivo, terapeutico, riabilitativo e di mantenimento del benessere psico-fisico dei malati di mente. In breve tempo, tuttavia, l’arte dei pazienti divenne una forma riconosciuta di espressione creativa.
La mostra, promossa dall’Università di Siena, che nella sua sede aretina occupa il complesso di edifici dell’ex Ospedale neuropsichiatrico, ricostruisce la vicenda ventennale dell’atelier, sulla base della cospicua documentazione e delle molte opere realizzate dai pazienti attualmente conservate nell’archivio dell’Ateneo o messe a disposizione per la mostra dagli eredi dei ricoverati e da collezionisti privati. Tra le diverse personalità di “artisti ai margini” di cui è stato possibile ricostruire il profilo, spicca quella di Livio Poggesi, alla cui produzione, stupefacente per qualità e inventiva, è dedicata una ricca sezione monografica della mostra.
Nel catalono sono presenti saggi di Bianca Tosatti, Roberto Boccalon, Luca Quattrocchi, Sabrina Picchiami, Paolo Torriti, Lucilla Gigli, Antonella Moriani e Stefano Moscadelli.