Contribuire alla conservazione e al riuso del patrimonio culturale immateriale di due archivi orali di interesse linguistico ed etnoantropologico, originariamente raccolti in alcune aree interne contigue dell’Italia centrale: Sestino, Monterchi e Sansepolcro. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin-Pnrr) “Space and Time in Oral Archives”.
Entrambe le raccolte analogiche, a rischio di dispersione, contengono le memorie di queste comunità caratterizzate da relativa marginalità geografica, insicurezza economica, dinamiche di spopolamento. Il progetto STOA propone un intervento di salvaguardia che prevede la digitalizzazione, la descrizione e l’esposizione dei dati su scala europea, nel rispetto delle procedure internazionali per il trattamento etico-legale e FAIR delle risorse orali. Azioni innovative – tra cui la creazione di passeggiate sonore – restituiranno le voci dell’eredità linguistica e culturale locale alle specifiche comunità in cui sono state originariamente raccolte.
Il progetto sarà presentato martedì 16 aprile, dalle ore 14 nell’aula magna dell’Università di Urbino, ateneo capofila del Prin al quale l’Università di Siena partecipa con un’unità di ricerca coordinata dalla professoressa Silvia Calamai. Coordinatrice generale è la professoressa Chiara Celata dell’ateneo marchigiano.
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