“Sacharov. I diritti umani nel cuore dell’Europa”. Il campus ospita la mostra sul fisico sovietico

É dedicata al fisico sovietico Andrej Sacharov, e alla sua lotta per i diritti civili, la mostra che si può visitare nel campus universitario del Pionta (Arezzo, viale Cittadini, palazzina Donne).
“Sacharov. I diritti umani nel cuore dell’Europa” è il titolo dell’esposizione, patrocinata dal Parlamento europeo e da Memorial Italia, che l’Università di Siena ospita fino al 28 gennaio su iniziativa del Dipartimento di Filologia e Critica delle letterature antiche e moderne, nell’ambito delle attività didattiche dei corsi di Lingua e letteratura russa e di Lingua e cultura ucraina del Corso di laurea in Lingue per la comunicazione interculturale e di Impresa, in collaborazione con il progetto di ricerca “Voci da Ravensbrück”.

Nato a Mosca nel 1921 Sacharov fu uno scienziato dissidente celebre per aver contributo alla creazione della bomba all’idrogeno e successivamente per la posizione critica nei confronti del regime sovietico e in favore dei diritti umani. Una figura fondamentale per il contributo dato alla fisica, al dissenso, al movimento democratico, alla non-proliferazione nucleare, alla memoria delle vittime delle repressioni in Unione Sovietica e alla difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Un impegno civile che gli valse il Premio Nobel per la pace nel 1975.

La mostra, nata su iniziativa di Memorial Francia (espressione dell’organizzazione russa Memorial per la difesa dei diritti civili) e del Comune di Parigi, è composta da dieci pannelli dedicati ad Andrej Sacharov e altrettanti dedicati ai vincitori del Premio Sacharov per la libertà di pensiero istituito dal Parlamento europeo nel 1988, che. Lo scorso anno il Premio è stato assegnato al dissidente politico russo Alexei Navalny, attivista dell’opposizione russa e prigioniero politico, mentre quest’anno il riconoscimento è andato al popolo ucraino.

All’inaugurazione della mostra, mercoledì 11 gennaio, sono intervenute Simona Micali, presidente del Campus di Arezzo, le docenti dell’Università di Siena Alessandra Carbone e Silvia Calamai, Yulia Chernyshova dell’Università di Kiev, visiting professor nella sede universitaria di Arezzo, Giulia De Florio dell’Università di Parma e Ambra Laurenzi, presidente del Comitato internazionale Ravensbrück.

Si può visitare la mostra dal lunedì al venerdì dalle  8 – 19.30.