LIBRI
MERCOLEDÌ 2 APRILE
“Quello che so di te”
presentazione del romanzo di Nadia Terranova a colloquio con Niccolò Scaffai e Valentina Cocci
Arezzo, Libreria Edison, piazza Risorgimento 31 – ore 14.30
Una donna di fronte alla figlia appena nata ha una sola certezza: da ora non potrà mai più permettersi di impazzire. La follia nella sua famiglia ha il nome di Venera, una bisnonna che ha sempre avuto un posto speciale nei suoi sogni. Ma chi era Venera? Qual è stato l’evento che l’ha portata a varcare la soglia del manicomio di Messina, in un giorno di marzo? Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia familiare, che però forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio.
Per raccontare le donne e gli uomini di questa famiglia è necessario ritornare a Messina, fra le mura dove Venera è stata internata e cercare un varco fra le memorie (o le bugie?) tramandate, fra l’invenzione e la realtà, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari.
Un’opera sul potere della memoria, individuale e collettiva, e sulla nostra capacità di attraversarla per immaginare chi siamo.
VENERDÌ 4 APRILE
“Breve storia dell’amnesia”
presentazione del volume di Riccardo Castellana a colloquio con Carlotta Contrini e Raffaele Pasquini
Arezzo, Libreria Edison, piazza Risorgimento 31 – ore 12
Eroi ed eroine senza memoria compaiono nell’immaginario narrativo occidentale solo a partire dal periodo compreso tra le due guerre mondiali. Poi gli amnesici popoleranno anche la narrativa di genere, tanto che oggi li si incontra spesso al cinema, con i volti di attori e attrici celebri come Harrison Ford, Nicole Kidman e Matt Damon, in film tratti da celebri romanzi di spionaggio o di inchiesta. Di amnesici (e di amnesiche) è peraltro piena tanto la grande letteratura quanto il grande teatro, e basti fare il nome di Pirandello. È questo territorio, vasto e molto affollato, che viene affrontato nel libro, che cerca di rispondere ad alcune domande: com’è fatto un racconto d’amnesia e quali sono le sue costanti strutturali? Perché ha una genesi così tarda? E per quale motivo anche le storie artisticamente meno riuscite esercitano in noi una suggestione che va oltre il valore estetico e sembra toccare corde profonde della nostra sensibilità?
SABATO 5 APRILE
“La monogamia dei calzini”
conversazione sul romanzo di Giulia Pretta con la psicologa Michela Perez
letture a cura di Chiara Renzi- rumorBianc(O)
Arezzo, Libreria Edison, piazza Risorgimento 31 – ore 12
Il romanzo affronta il tema del disfacimento dei rapporti determinato da eventi al di fuori del nostro controllo, come l’avanzamento di una patologia neurodegenerativa precoce. E tocca temi complessi come l’importanza di una memoria comune in qualsiasi rapporto, l’accettazione della malattia e il suicidio assistito. Appassionati di giochi di ruolo, Alice e Alberto vivono una vita nel ricordo degli anni Novanta mangiando fonzies e guardando puntate di Grey’s Anatomy. Fino a che Alberto non scopre di avere una forma di Alzheimer precoce e questo cambia le carte in tavola. Alice gli sta accanto, ma non nasconde il proprio disagio. Non finge né si costringe a essere un’eroina coraggiosa, votata al sacrificio, anzi rimane se stessa, senza nascondere desideri e frustrazioni.
“Indomabili”
presentazione del volume che raccoglie i racconti dei partecipanti ai laboratori di scrittura creativa “Cantiere di Storie” condotto da Francesco Botti
Arezzo, Spazio Seme, via del Pantano 36 – ore 18.45
Ogni racconto è stato ispirato dalla lettura delle cartelle cliniche dei pazienti dell’ex Ospedale Neuropsichiatrico di Arezzo e conservate presso l’Archivio storico del manicomio. La presentazione del volume sarà introdotta da un intervento del medico psicanalista Maurizio Mecatti; parteciperanno gli autori dei racconti; seguirà un aperitivo.